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martedì, dicembre 30, 2014

Cosa rimane del vivere. Marco Chisotti

Cosa rimane del vivere. Marco Chisotti

"Fare una comunicazione, dare o comprendere un ordine, e simili, non sono cose che possono essere state fatte una volta sola. Seguire una regola, fare una comunicazione, dare un ordine, giocare una partita a scacchi sono abitudini (usi, istruzioni). Seguire una regola è analogo a obbedire a un comando. Si viene addestrati a obbedire al comando e si reagisce ad esso in una maniera determinata. Per questo seguire una regola è una prassi." Ludwig Wittgenstein Ricerche filosofiche.

Di solito il pensiero precede le azioni, almeno questa è la sensazione che viviamo, in più se aggiungiamo la volontà, siamo convinti, o abbiamo bisogno di pensarlo, che la volontà precede le nostre scelte e le nostre decisioni.
Ma se sospendiamo per un po quest'idea ed ipotizziamo che le cose possano andar diversamente, e sopratutto ci sottraiamo al senso comune condiviso della vita succedono cose strane.
Mi piace curiosare sotto il tappeto, ogni persona ha un suo personale tappeto dove finiscono le cose che non si desidera, o non si può, sistemare.
Il tappeto che ci offe la filosofia e molto interessante, Wittgenstein in particolare lo trovo quasi come un giullare di corte, che ti fa capire che il Re è nudo, te lo rende evidente.
Ho studiato l'ipnosi perché son affascinato da ciò che è mistero, ma, mano a mano che vado avanti a conoscere e sperimentare l'ipnosi, m'accorgo che l'ipnosi non è per tutti, come anche il costruttivismo, non tutti hanno una sorta di resilienza che permetta loro di sopportare il mistero, l'ignoto, il dubbio, o semplicemente la sospensione rassicurante del "giudizio".
Ma cos'è un mistero in fondo, voglio intenderlo come qualcosa che va oltre al conosciuto, è forse la vera realtà, qualcosa che ancora non è confinato in ciò che si conosce, si percepisce e si spiega.
Alcune persone rimangono in come un limbo, dove la loro realtà ha perso i confini, quando vivono l'esperienza degli Stati mentali, dello stato di trance, dei fenomeni "misteriosi" dell'ipnosi.
Un conto è vivere la propria vita nel mondo delle idee, dove facilmente si posson modificare le cose semplicemente variando parole e frasi, un altra cosa è comprendere i fenomeni esperienziali che si vivono fuori dal mondo delle idee.
Credo che l'esperienza dell'ipnosi riesca a fare questo, raggirare il mondo delle idee e mettere a nudo il Re.
Ora credo che per apprendere e conoscere si debba per forza mettere da parte la critica, l'insieme delle conoscenze possedute, solo così si può accedere al nuovo.
Come si dice, nelle esperienze ipnotiche, si torna bambini ed assieme a questo tornar bambini si ritorna allo stato mentale di quando si era bambini.
Ora l'idea che ho personalmente è che non tutti son stati preparati a vivere serenamente un esperienza di bambino, la curiosità indomita del bambino deve essere nata in un contesto di libertà, serenità, fiducia perché il bambino possa sperimentare libero, nel piacere di farlo, in una condizione di agio, benessere e tranquillità.
In caso contrario non sarà la curiosità a guidare lo stato mentale ma l'insicurezza, il dubbio, l'instabilita, col risultato di non riuscire ad appagare il desiderio di conoscere e crescere, o, ancor peggio, di abbinare paura e sconforto alle esperienze più profonde del conoscere ed apprendere dalla vita.
Se non si apprende non si è in grado di completare la conoscenza, si rimane nella superstizione, nella paura infantile, nel timore, nel dubbio, condizioni che spesso vedo negli occhi delle persone che rimangon bloccate dalla vita.
È l'abitudine a renderci forti, l'elerienza ripetuta, collaudata, è la regola appresa, perché eseguita più e più volte, a farci tenere la rotta, ad alzare la nostra resilienza, quella forza interiore ad affrontare le vita.
Se cammini nei passi di quel bambino che sei stato, accertati d'avere accanto chi crede in te, chi ti dà fiducia e speranza, cerca la tua guida il tuo inconscio protettore, lasciati aiutare da quel mondo inconscio, che puoi sperimentare con l'ipnosi guidata da chi ti fa sentire forte ed adeguato ad affrontare la vita stessa.
Cosa rimane della vita dunque? Il bello di quel mondo curioso che ti stupisce e ti lascia a bocca aperta anche dopo anni ed anni di esperienza, un mondo intero da comprendere e costruire nell'ipnosi di quel bambino che sei stato.