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martedì, febbraio 09, 2016

Libere professioni, competenze, capacità, possibilità e complessità.

A cura di Marco Chisotti. 

«Sono giunto alla concezione della complessità e del pensiero complesso attraverso una mia particolare tendenza volta a riconoscere come verità tutte le affermazioni, anche quelle più contraddittorie, e con la mia naturale propensione al dubbio, e all'aspirazione ad una fede non necessariamente identificata con la religione». Edgar Morin.

Parlare di Ipnosi Costruttivista può avere un senso solo se si contempla l'intero scenario d'intervento nell'ambito delle relazioni d'aiuto, considerando quanto la relazione d'aiuto possa essere la cosa più semplice del mondo, quanto la cosa più complessa che esista.

Alcuni dettagli legislativi.

L'ipnosi è sempre piu' riconosciuta come metodo nelle relazioni d'aiuto, anche le leggi, almeno a livello europeo, stanno diventando sempre più permissive verso l'ipnosi professionale indipendente.

Quella del Counsellor ipnologo/ipnotista Costruttivista è una figura professionale nuova rispetto alla vecchia concezione dell'ipnosi classica, dell'ipnosi da spettacolo, dell'ipnosi medica in generale.

Il 2004 è stato l'anno di una svolta legislativa a favore dell'ipnosi, soprattutto a favore della libertà d'esserci zio nelle libere professioni, come l'ipnosi, nel diritto di conoscere e di usufruire di professionisti. competenti e capaci di eseguire un lavoro pratico ed efficace nell'aiutare le persone.

Negli Stati Uniti molti ipnotisti non medici fanno ipnoterapia negli ospedali pubblici (la professione indipendente di ipnoterapista esiste ed e' riconosciuta in USA fin dal 1979 e si è evoluta ed è cresciuta nel tempo, anche in Europa abbiamo diversi esempi di libertà e progresso professionale in particolare in Francia e in Inghilterra, chiunque può esercitare liberamente non solo l'ipnoterapia, ma anche la psicoterapia, non essendoci come da noi un ordine professionale di riferimento.

Negli Stati Uniti l'American Medical Association, ovvero l'Ordine dei Medici americani, ha deciso che, a cominciare dall'1 gennaio 2004, anche gli ipnotisti non terapeuti (non-licensed) possono operare nella Sanità (proprio a tale scopo l'AMA ha introdotto una nuova terminologia dei codici di procedura CPT – Current Procedural Terminology).

L'11 Febbraio 2004 è stata approvata, la Direttiva Europea COM (2002)119, relativa al riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali tra i paesi membri, dunque anche l'Italia deve riconoscere le attività professionali esistenti all'estero, come l'uso dell'ipnosi nelle relazioni d'aiuto al di fuori dei contesti regolamentati.

Nel Giugno 2004 l'Ufficio Legale Europeo, sul sito dell'unione europea, nella sezione per i diritti dei cittadini (Europe Direct, servizio di. orientamento per i cittadini), afferma che : "se la professione di cui si tratta non è regolamentata nello Stato di accoglienza, allora non è necessario richiedere il riconoscimento delle qualifiche; è possibile cominciare a svolgere tale professione in questo Stato alle stesse condizioni che si applicano ai cittadini nazionali e con gli stessi diritti e gli stessi obblighi".

Il 5 gennaio 2005 l'ufficio legale europeo afferma: «la professione di ipnoterapista non è regolamentata in Italia, ovvero per esercitarla non è richiesto il conseguimento di un diploma particolare ne' è obbligatorio far parte di un ordine professionale per esercitarla».

Il servizio europeo di orientamento del cittadino, il 25 aprile 2006 ha dichiarato: "il principio di base dell'Unione europea stabilisce che chi è qualificato ad esercitare una professione nel paese di provenienza può esercitarla in qualsiasi altro paese dell'Unione. Per quelle attivita' esercitabili solamente dai titolari di diplomi, titoli, certificati o qualifiche particolari definiti dal paese ospitante (denominate professioni regolamentate) è stata prevista a livello europeo una regolamentazione (mediante un 'Sistema Generale' di riconoscimento istituito con la Direttiva 89/48/CEE volta ad agevolare il riconoscimento dei diplomi e delle qualifiche professionali: in tal modo i cittadini vengono autorizzati allo svolgimento di una professione specifica nel paese ospitante (in questo caso l'Italia).

Quando al contrario la professione in questione non sia regolamentata nello Stato membro ospitante, non é necessario richiedere il riconoscimento delle qualifiche professionali: in questo caso è possibile iniziare ad esercitare la professione nello Stato membro ospitante alle stesse condizioni che si applicano ai cittadini dello stesso; in alcuni casi dovrà tuttavia essere presentato un certificato che attesti l'esercizio della professione per almeno due anni nel corso degli ultimi dieci anni. Per quanto riguarda la professione di ipnoterapista in Italia, essa non risulta essere regolamentata".

L'attività professionale di ipnotista – ipnoterapista in Italia continua a non esistere, ed è per questo che tuttora non è neppure possibile stipulare un'assicurazione di indennita' professionale per l'ipnotismo o l'ipnoterapia (come invece si fa in Inghilterra e altrove). Le compagnie di assicurazione hanno confermato che anche volendo assicurare una professione ancora inesistente, non si potrebbe in ogni caso valutare il rischio professionale, non essendoci una casistica o una statistica adeguata.

Dal 2005 grazie a questa direttiva europea, per esempio un ipnotista con certificazione o accreditamento inglese, potrà fare ciò che sa fare meglio, cioè esercitare la sua nobile professione anche in Italia.

In questo modo l'intera società godrà dei benefici derivanti dalla caduta di quelle restrizioni che certe lobby hanno tenuto in piedi finora, in tutti quei paesi, come in Italia, dove l'interesse corporativista ha taglieggiato l'interesse degli usufruitori.

Non esiste alcun motivo eticamente giustificabile per ostacolare o impedire il libero accesso del pubblico a un servizio utile e salubre come l'ipnotismo professionale svolto da operatori specializzati non-medici e non-psicologi. Sempre in Inghilterra l'ipnoterapia professionale è libera, ed evoluta a vantaggio degli usufruitori.

Per quanto riporta la letteratura scientifica l'ipnologo non è un medico, né uno psicologo, né uno psicoterapeuta. Non fa diagnosi. Non fa terapie. L'ipnosi non è una terapia né un suo sostituto, è un metodo, nella sua accezione di via, cammino, un ottimo supporto alternativo nel prendersi cura di Sè, nel considerare un individuo come la composizione di almeno tre parti distinte, ragione, emozione ed istinto.

Ecco che in quest'ottica l'approvazione della Direttiva Europea COM (2002) 119 (relativa alle qualifiche professionali e loro validità nella UE) ha permesso di poter svolgere la libera professione in ogni paese comunitario.

Per lavorare in Italia il Counsellor Ipnologo Ipnotista Costruttivista deve naturalmente rispettare le leggi italiane, e inoltre può essere iscritto al registro nazionale dei Counsellor professionali, in modo da garantire quegli obblighi etici e deontologici che rendono la professione stessa così auto regolamentata. Solo a queste condizioni di sicurezza e trasparenza per il cliente si puo' applicare il principio legislativo europeo di base per il quale chi è qualificato ad esercitare una professione nel paese di provenienza può esercitarla in qualsiasi altro paese dell'Unione Europea.

Una visione complessa dell'Ipnosi Costruttivista.

L' ipnosi è un metodo naturale del sistema nervoso che attiva capacità di auto-guarigione presenti in ogni individuo.

Con l'ipnosi, come nel counselling tutti i benefici sono creati dal cliente, l'ipnologo ipnotista costruttivista stimola, interpellando il corpo del soggetto, la mente delle persone a superare i propri limiti, migliorandosi è riequilibrandosi, riportando serenità, pace ed armonia nella ricongiunzione della propria mente col proprio corpo.

L'ipnosi è una risorsa naturale, insita in ognuno, innocua dal momento che già presente nelle persone sotto forma di stato mentale, condizione necessaria ad aver coscienza e consapevolezza di se stessi, è uno strumento utile, attraverso l'auto ipnosi, la preghiera ne è un esempio, esercitabile in modo autonomo sotto il controllo stesso della persona.

L'ipnosi cura, senza essere una cura, come una forma d'apprendimento, genera conoscenza che semplifica il proprio dialogo interno favorendo l'analisi consapevole del proprio vivere.

Il Counsellor ipnologo ipnotista Costruttivista, considerando. il principio olistico, principio filosofico e metodologico di quelle scienze per cui i sistemi complessi sono irriducibili alla mera somma delle loro parti, e le leggi che regolano la totalità non possono mai essere riducibili alla semplice composizione delle leggi che regolano le loro parti costituenti, considerando gli individui «macchine» complesse non banali, vuole restituire alle persone la loro integrità mente corpo, allontanandosi dal principio Cartesiano esclusivo o corpo o mente, riportandoci ad un principio inclusivo e corpo e mente assieme.

Il Counsellor Ipnologo Ipnotista Costruttivista, attraverso la regola del consenso informato, spiega al suo cliente che tale Ipnosi, nella sua accezione olistica, usata nel. rapporto professionale, si basa sulla relazione interpersonale e sull'utilizzo del metodo Ipnotico e di Counseling nella relazione d'aiuto, in tutte le sue manifestazioni naturali, e naturalmente intese.

Proprio perché il nostro metodo di Ipnosi Costruttivista prevede in se l'uso ogni aspetto conosciuto di guarigione, in ambiti differenti, costruttivista, bio dinamico, fisiologico, naturalmente indotto nel sistema cognitivo, emotivo ed istintivo. della persona, considerata nel suo insieme complesso, durante gli incontri non saranno effettuate cure mediche, né psicologiche né diagnosi o ristrutturazioni di personalità riconosciute in ambito psicologico, quanto piuttosto ristrutturazioni dell'individuo volte a restituirgli la sua unicità, la sua completezza nella stessa visione olistica, dove l'organismo non è la semplice somma delle parti che lo compongono, ma una totalità a essa superiore, non circoscrivibile in alcuna specifica scienza conosciuta.

Il metodo della nostra scuola d'Ipnosi SIC AERF riconosce ai suoi formati la possibilità oltremodo di qualificarsi anche come Trainer Ipnotista Clinico / Socio educativo permettendo alle persone che completano il loro percorso di formalizzare l'iscrizione a questo nostro registro che si appoggia alle personali competenze per poter dare un titolo o in ambito clinico, a Ipnotisti ed Ipnologi medici, psicologi, psicoterapeuti, o in ambito socio educativo Ipnotisti ed Ipnologi alle altre figure professionali.

Un nuovo metodo nell'Ipnosi Costruttivista che chiameremo il metodo REICCI Riequilibrio Emotivo. Istintivo Cognitivo Costruttivista Ipnotico.

Il metodo come via, cammino da fare con la persona che desideriamo aiutare facendoci accompagnare dalla sua esperienza che è la causa del mondo che sta vivendo e che porta con se.

Intendendo corpo e mente tripartiti in tre cervelli, rettile, mammifero, neocorticale, e tre corpi, mentale, emotivo, istintivo, due inconsci l'inconscio cerebrale, psichico, e l'inconscio fisico, il Tide, marea, con tre coscienze quella mentale, quella emotiva e quella istintiva.

Si parte sempre delle convinzioni con cui la persona affronta il suo mondo, con le sue esperienze, il mondo istintivo, il mondo delle esperienze immediate, istintive. In un secondo tempo si passa attraverso la logica, il mondo delle idee, della ragione, dell'intuizione, il senso comune condiviso. Fino ad arrivare all'immaginario, il mondo dei sentimenti, dove si possono cambiare le cose, dove si ama e si rimane ammagliati dall'oggetto del desiderio, della passione.

Tutte le persone si adattano alla complessità della vita, creiamo un Mondo attraverso le nostre esperienze, che ci permettono d'adattarci alla vita, con il famoso accomodamento ed assimilazione di Piaget, un po cambiando il mondo, un po cambiando noi stessi. Ci raccontiamo questo Mondo, lo semplifichiamo, lo modifichiamo, ci giochiamo, alla fine lo conosciamo, e la conoscenza ha così addomesticato il nostro mondo, lo ha semplificato, fino ad impegnarci, fino ad obbligarci ad apprezzarne la semplicità organizzativa e strutturale; conosciamo il Mondo che ci conosce a sua volta, così la complessità si prende un'altra rivincita mostrandoci i limiti della conoscenza stessa, della sua semplicità, come una coperta stretta che tirata di qua e di là scopre sempre una parte di noi.

Nell'intervento di riequilibrio psicofisico non si interroga semplicemente il corpo per tornare al mondo delle idee, si cercano le parole del corpo, i sentimenti, le emozioni, fino a coinvolgere il corpo intero, lasciando parlare il nostro corpo con noi, questo è un mondo complesso, un mondo che non può essere ridotto alla semplice somma delle sue componenti, un Mondo che emerge come risposta alla complessità stessa del nostro sentire, pensare percepire.

Diciamo che ci sono tre principi che possono aiutarci a pensare la complessità.

Il primo è il principio che Morin chiama dialogico. Il principio dialogico ci consente di mantenere la dualità in seno all'unità: associa due termini complementari e insieme antagonisti.

Il secondo principio è quello di ricorso di organizzazione. Un processo ricorsivo è un processo in cui i prodotti e gli effetti sono contemporaneamente cause e produttori di ciò che li produce. L'idea del ricorso è dunque un'idea di rottura con l'idea lineare di causa/effetto, di prodotto/produttore, di struttura/sovrastruttura.

Il terzo principio è il principio ologrammatico. Non solo la parte è nel tutto, ma il tutto è nella parte. Il principio ologrammatico è presente nel mondo biologico e nel mondo sociologico. L'idea dell'ologramma costituisce dunque un superamento tanto rispetto al riduzionismo che non vede che le parti, quanto rispetto all'olismo che non vede che il tutto.

Alla fine noi possiamo partecipare al Mondo con il nostro vivere, il nostro osservare, il nostro descrivere le cose e la vita, il nostro dare forma non lo facciamo contemporaneamente al processo, se osserviamo noi ci poniamo fuori dai giochi e ci raccontiamo una storia se partecipiamo noi entriamo nei giochi, entriamo nel processo, condividiamo la costruzione di una storia, siamo parte della storia, siamo la nostra storia.

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