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mercoledì, aprile 30, 2003

Ipnosi regressiva e dintorni………

Fantasia e creatività sono la principale risorsa per la mente nella costruzione della realtà, costituiscono i mattoni attraverso i quali arricchiamo la nostra percezione, sono le esperienze interiori che ci permettono di modificare il mondo in funzione dei nostri desideri, delle nostre necessità, il mondo interno che anticipa e genera il mondo esterno.

Il desiderio e la volontà di pianificare la nostra vita con progetti, piani, esperienze, il nostro bisogno di finalizzare la vita e la nostra atività ci mette nella condizione di trovare, in ogni occasione della vita, fonti dalle quali ricavare conferme, ricercare indizi, costruire prove che siano in grado di darci la realtà che ci aspettiamo, la dimensione del reale che meglio rappresenta la nostra intenzionalità psichica.

Non solo, sussiste un vero e proprio metodo attraverso il quale, cercando punti di riferimento e guida per le nostre scelte e decisioni, siamo portati a dare significato agli eventi, anche i più casuali della nostra vita, dandogli di volta in volta valore di segno, “…. è un segno del destino che siano successe queste cose….”, di simbolo “…grazie a questi fatti ho potuto vedere che….”, come di causa“…. non a caso e proprio per questo mi è successo….”.

Buona parte del lovoro e della struttura del nostro cervello si sviluppa in funzione dell’anticipazione degli eventi, prevedere è fondamentale alla vita perché ci cautela dagli incidenti, la nostra mente prevede il futuro creando continuamente ipotesi che ci mettono in condizione di avere la migliore risposta d’adattamento possibile.

Contemporaneamente all’anticipo degli eventi, che rappresenta la parte preventiva del nostro comportamento, sviluppiamo la nostra parte attiva, costruttiva, cercando di modificare, per quanto ci è possibile, il mondo per avere da esso ciò che desideriamo, le opportunità migliori rispetto alle nostre ambizioni, per vivere la vita che desideriamo.

La curiosità ed il bisogno di novità e nuove emozioni ci spinge a generare occasioni e a dare nuove risposte a vecchie domande, i nostri valori attraverso fede e speranza alimentano questo nostro bisogno di ciò che ci occorre per credere, mantenedo alte le nostre convinzioni, la memetica, la teoria che considera come organismi capaci di vita propria il mondo delle idee, è un esempio di come idee e concetti sopravvivano all’uomo che le ha create, andando ad influenzare la vita futura.

Noi dunque cerchiamo continuamente risposte attraverso la nostra fantasia e la nostra creatività e questo lo facciamo per almeno tre principali ragioni:

modificare la realtà esterna rispetto al nostro sogno, ambizione, desiderio interno (costruzione)
anticipare risposte interiori in modo da poterci adattare nel miglior dei modi all’ambiente (adattamento)
creare l’inatteso, ciò che non è determinabile, ci mette nella condizione di arricchire l’esperienza (caso)

L’ipnosi regressiva si presta molto bene ad esaltare caso, necessità e volontà della vita, attraverso fantasia e creatività si può inventare una realtà, ci si può mettere nella migliore condizione per dare risposte plasmando percezione, piani di comportamento, progetti, idee, modificando in tal modo la realtà, e creando nuove occasioni in cui ritrovarsi.

Viviamo in una dimensione in cui sono molte le opportunità di vita che possiamo permetterci, ma il modo conforme e scontato in cui ci troviamo forzatamente adattati al mondo modifica continuamente le esperienze, appiattendo la vita stessa, la dimensione del sogno è la via di fuga migliore rispetto ad un mondo progettualmente scontato.

Il problema del sognare è la passività nel vivere in sogno un mondo che non ha confini, non permette di condividere con gli altri le esperienze, molto spesso poi non si è in grado di ricordare i propri sogni, d’altro canto sognare ad occhi aperti porta il limite della realtà che ci circonda, ed i limiti della ragione, troppi limiti rendono il sogno onirico, come il sogno ad occhi aperti, un percorso spesso improduttivo o frustrante, è difficile credere ad esperienze che non posseggono un senso compiuto, o che non possono esistere.

L’esperienza dell’ipnosi regressiva, in particolare quando è orientata alla ricerca di vite precedenti, mette nella condizione di affrontare e spesso risolvere molte problematiche:

dare alla vita nuove occasioni creando un incorniciamento differente agli eventi, superando con maggior agilità le difficoltà
sviluppare una vita parallela che, attraverso la vita del nostro “doppio”, alimenti fiducia e speranza nel quotidiano
aumentare le possibilità di cambiamento e dunque le possibilità di scelta
credere in una vita passata e nella possibilità di una vita attuale da essa influenzata
creare le risorse per agire in un modo diverso nel corso della vita

Il nostro inconscio è molto più complesso ed esigente di quanto riusciamo a comprendere, le strategie dell’inconscio sono raffinate e particolari; la fantasia e la creatività sono gli strumenti migliori che l’inconscio possiede per condizionarci portando avanti le sue reali intenzioni.

Dunque l’ipnosi regressiva porta molteplici risultati, oltre a quelle trascendentali come la fede nella reincarnazione, è in primo luogo una grande valvola di sfogo rispetto ai limiti della vita, le regole sociali, i valori e le opportunità che ci troviamo a vivere; costituisce l’opportunità per credere maggiormente nei propri mezzi, dunque permette di credere in sé stessi; in fondo permette di delineare nuovi collegamenti storici e personali con altre persone che hanno avuto con noi un legame, una “storia” in comune, è una forma di attaccamento riflessa verso persone diverse da noi; l’ipnosi regressiva permette di sognare, usare l’immaginario per costruire storie, avventure, possibili strade, come una strategia per la mente, una modalità di viaggiare, conoscere, amare, sentire, il tutto senza limiti, senza confini.

Il contesto terapeutico dell’ipnosi in generale e di quella regressiva in particolare permette alle emozioni di emergere, durante la trance non esistono confini, non esiste nulla che limiti queste possibilità, è l’espressione della mente alla ricerca di nuove risposte; di particolare utilità si dimostra la trance per ciò che riguarda il riequilibrio tra le nostre parti razionali ed emotive, l’ipnosi regressiva è un canale privilegiato per questo tipo di esperienza, l’emotività viene sostenuta dalla fantasia e dalla creatività, oltre che la fede e la speranza, sicuramente una modalità di “narrarsi”diversa dall’ordinario, spesso in alternativa alle idee di cui si è rimasti convinti, con cui ci si deve misurare.

Oltremodo risulta importante considerare i risvolti emotivi del coinvogimento con la trance tra ipnotista ed ipnotizzato, l’esperienza maturata durante la regressione, in particolare verso vite precedenti, vuoi per la sorpresa, o per la curiosità che si sviluppa, ci crea complici di un esperienza unica, come un mondo parallelo che si disvela ai nostri occhi; le domande e le risposte si alternano in una danza che crea nuovi orizzonti, tanto che ogni condizione di trance ipnotica implica due strutture cognitive (cervelli) che si alternano vicendevolmente nel guidare ed essere guidati, due modi differenti di filtrare il “reale” strutturano un nuovo panorama esistenziale.

Nell’affermare e considerare i nuovi mondi della psicologia trans personale che l’esperienza dell’ipnosi permette di coniugare è corretto ora portare l’attenzione ai punti di svolta che una tale disciplina apre.

In particolare l’esperienza dell’ipnosi modifica i criteri classici del rapporto tra terapeuta e paziente, si ampliano le considerazioni scientifiche e cognitive rispetto ai modelli di riferimento della psicologia.

Considerando l’influenza reciproca, oggi dimostrata scientificamente, che si sviluppa tra due persone in sincronismo tra di loro, (esperienza empatica protratta nel tempo), la comunicazione interpersonale non può più limitarsi al “detto” verbale o al “mostrato” non verbale, deve tener anche conto di ciò che viene pensato, il pensiero influenza l’esperienza comunicativa, a maggior ragione influenza l’esperienza terapeutica.

Gli scenari offerti dal coinvolgimento terapeutico emotivo, in alternativa alla classica posizione distaccata tenuta da molti terapeuti, come la portata creativa di certe esperienze di ipnosi regressiva, portano a declinare nuove e differenti procedure e sistemi di lettura del comportamento comunicativo e relazionale.

E’ impossibile, alla luce di queste esperienze, tracciare uno scenario, alternativo alla psicologia classica, senza spostarsi in un contesto interdisciplinare in cui molte classiche esperienze risultano inutili mentre se ne disvelano di nuove come l’ipnosi regressiva; qui si analizzano elementi diversi che pur assomigliando agli studi psicoanalitici sul sogno che tanto hanno alimentato il fascino della psiche umana, risultano però diversi, sicuramente ricchi di vissuti “reali” che le persone possono permettersi di vivere.