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venerdì, giugno 27, 2014

Illusioni speranze certezze. 

La dimensione dell'umana intelligenza spazia attraverso i limiti e le possibilità della sua struttura. Una visione delle potenzialità dell'ipnosi.

Son convinto di molte potenzialità del nostro cervello ma ogni potenzialità come tale manifesta delle necessità.

Il cervello non può riconoscere la particella "non" in modo anticipatorio, se dico non pensare ad un cavallo tu sei costretto ad immaginarti il tuo cavallo ed in un secondo tempo eliminare il cavallo, deve fare un operazione per attuarne un altra.

La prima mmagine apparsa da ricerca su Google per il concetto di Illusione

In tale prospettiva credo sia essenziale considerare che molte attività del nostro cervello sono essenziali per generarne altre.

Proverò ad analizzare alcuni aspetti della cognizione da un punto di vista pragmatico, in modo da evidenziare limiti e possibilità del pensiero.

La coscienza o consapevolezza necessita di alcuni passaggi attraversando i quali è possibile raggiungere la consapevolezza.

Partendo dalle prime esperienze infantili noi abbiamo bisogno di immedesimarci nelle persone per poter raggiungere una competenza, dobbiamo imitare, copiare un comportamento per poterlo acquisire.

La prima mmagine apparsa da ricerca su Google per il concetto di Certezza

Nella crescita il concetto "Fai come se…." si affina e buona parte della consapevolezza passa attraverso degli automatismi che via via perdono l'essenza dell'imitazione diretta tenendo i passaggi che rendono funzionale il processo, ma mantenendo il risultato finale.

Noi continuiamo a mantenere l'imitazione come processo di acquisizione di competenze, ma perdiamo l'immedesimazione diretta alla persona estrapolando il dettaglio da acquisire.

La prima mmagine apparsa da ricerca su Google per il concetto di Speranza

Ma l'immedesimazione ha effetti positivi altrimenti non si spiegherebbero le immedesimazioni in animali o persone, tipiche delle persone in fase di apprendimento di esperienze.

Tutti i processi empatici hanno bisogno di immedesimazione, i processi emotivi sono facilitati dall'immedesimazione.

Il sogno e l'immaginario focalizzano ed ampliano i processi immedesimativi amplificando la consapevolezza.

Si può considerare i vari passaggi dell'apprendimento attraverso tre linee di esperienza.

Una prima linea imitativa e semplice legata alla struttura delle funzioni del cervello rettile, avvicinamento ed allontanamento dalle esperienze ed accettazione della loro fattibilità attraverso l'immedesimazione, non ho bisogno di buttarmi giù da un dirupo per constatare che mi posso ammazzare, questi semplici processi non sono a livello cosciente diretto, son processi fisiologici e legati all'incolumità personale, alla protezione ed alla difesa.

Piramide dei bisogni di Maslow 1954

Una seconda linea di apprendimento ha a che fare con il concetto di appartenenza ad accudimento, qui l'immedesimazione è presente a livello emotivo, il voler bene, il prendersi cura, il sentire di appartenere ad altre persone, il sentirsi uniti a loro, a livello di sensazioni, desideri volontà. In questa fase di attività si trova implicato il nostro cervello mammifero, la memoria immaginaria, il ricordo emotivo, il sogno e l'immaginazione amplia le sensazioni e le emozioni di appartenenza e stima, la gratificazione sociale di appartenenza.

Una terza linea di apprendimento si sviluppa a livello di neo corteccia, qui si possono attuare innumerevoli esperienze di consapevolezza e apprendimento nel modo delle idee, pensieri sintetizzati con simboli che richiamano emozioni e sensazioni, dei collegamenti trasversali tra i diversi livelli di esperienza.

In una tale visione trasversale un simbolo permette di attivare un uso funzionale ai livelli inferiori, percepiamo, riconosciamo, utilizziamo contemporaneamente le nostre esperienze usando tre livelli differenti di apprendimento, per immedesimazione, per empatia, per simbolismi.

I tre mondi di acquisizione dell'esperienza sono distinti e differenti ma convivono in ognuna delle persone, con prevalenze strutturali di ognuna delle tre esperienze presenti.

Ci son persone più logiche razionali, persone emotive partecipative, persone istintive individuali.

Ora questo abbozzo semplice e senza pretese vuole solo indicare come poter aiutare in modo più mirato le persone nell'affrontare le loro esperienze, ogni livello di apprendimento necessita di atteggiamenti differenti.

Il primo livello, il cervello antico come quello di un bambino che fa le sue prime esperienze, è esperienziale, l'imitazione è funzionale, usare il corpo e l'immedesimazione per ottenere un cambiamento, la suggestione è funzionale, è il livello della speranza.

Il secondo livello è legato al cervello mammifero, all'affettività e l'amore, le emozioni, si cambia attraverso la partecipazione, il coinvolgimento, il confronto diretto, come l'atteggiamento di un adolescente che cerca gli altri, persuasione e fede sono gli elementi che si attivano a questo livello.

Il terzo livello è legato al cervello evoluto nella neo corteccia, il simbolismo, ed il mondo delle idee sua conseguenza, permettono l'apprendimento del mondo dell'adulto, il convincimento è fondamentale per procedere al cambiamento, solo le prove dirette e sperimentali permettono di accettare un apprendimento.

L'ipnosi lavora su tutti e tre questi livelli, rendendo consapevole in ogni persona del fatto che le nostre reazioni alle esperienze della vita sono un mix di questi differenti livelli di apprendimento.

Le pratiche dell'Ipnosi si sono sviluppate attraverso livelli differenti partendo dal primo livello di esperienze ipnotiche di tipo diretto ed impositivo, l'ipnosi paterna per intenderci, che fa leva sui livelli suggestivi, una particolare attenzione al comportamento. Un ipnosi legata ai primi nomi importanti come Franz Anton Messmer, l'Abate Faria, Joseph Breuer.

Franz Anton Messmer

In un secondo tempo poi si è sviluppata un ipnosi coinvolgente attraverso esperienze emotive e persuasive, dove si sono accentuate le componenti di cura e accudimento, l'ipnosi materna comunemente detta, lo sviluppo dell'immaginario e delle metafore. È il tempo di personaggi come Jean Martin Charcot, Braid, Elmann e tanti altri spesso medici e guaritori.

Jeffrey Zeig

Maturando la consapevolezza dell'esperienza ipnotica via via personaggi come Milton Erickson, Ernest Rossi, Jay Haley, Jeffrey Zeig, sono riusciti a portare la consapevolezza del lavoro ipnotico introducendo gli stati mentali e le funzioni che si acquisiscono operando in modo multimodale sulla persona.

Ernest Rossi e Milton Erickson

L'approccio multimodale che utilizziamo nella S.I.C. Scuola di Ipnosi Costruttivista, porta il nostro contributo alla conoscenza e consapevolezza del cambiamento, usando ipnosi e costruttivismo corpo sensibile e movimento, cognizione razionale ed intuitiva.

Martin Charcot

Spero si pongano sempre maggiori attenzioni agli stati mentali che si sviluppano nella crescita e che ci portano ad apprendere il vivere in ogni sua forma, nel bene come nel male. Son convinto che studiando gli effetti del nostro funzionamento mentale, le maturazioni i limiti e le possibilità dell'intelligenza Possiamo capire meglio l'utilità delle speranze, la forza delle illusioni, il bisogno di certezze certezze, la dimensione dell'umana intelligenza per come spazia attraverso i limiti e le possibilità della sua stessa struttura, come dice il secondo principio della cibernetica: "Noi non possiamo prescindere da come siamo fatti per dire come siamo fatti."




domenica, giugno 01, 2014

Metamorfosi cognitive. Marco Chisotti.

Stati fummo d'esser coscienti ora non lo siamo più.



" Gli adulti sono più dipendenti dei bambini. E' luogo comune sostenere che un bambino è "dipendente" mentre l'adulto è "indipendente". Ma questo è fuorviante. Sicuramente il bambino non si può prendere cura di sé stesso, ma questo neanche l'adulto può farlo. Egli appare poter fare affidamento su sé stesso solo perchè spesso è più capace di distribuire le sue dipendenze in maniera più appropriata alle potenziali risorse.

Ma quanti adulti potrebbero sopravvivere con ciò che è sufficiente a un bambino? La capacità di amare e la semplicità delle sue richieste lo mettono in una più sicura posizione. Egli inoltre è più libero di esprimersi, di pensare in maniera autonoma e di fare ricorso ai suoi giochi immaginativi per esplorare il mondo. Non ha il potere che hanno i suoi genitori, ma spesso è più indipendente.

Quella descritta non è la natura elementare dell'uomo; è un'invenzione psicologica particolare cucinata per lui e nella quale il povero individuo cerca di sopravvivere. Il potere senza l'immaginazione è diventato il criterio del cittadino "maturo"." George A. Kelly.

Non solo penso che l'adulto sia piu sprovveduto del bambino in fatto di dipendenza, ma credo che sia ulteriormente debole proprio rispetto alla sua conoscenza più si stratifica in lui la convinzione e più gli risulta difficile cambiare ed adattarsi alla vita, si spezza ma non si piega.

Ho passato lunghi momenti in cui mi son sentito invaso ed intollerante alla conoscenza stessa che arriva gentile, leggera, parola dopo a parola a strutturarci fedi e credenze e, senza che c'è ne rendiamo conto, ci ritroviamo presi per mano e guidati verso un mondo perfettamente confezionato sui bisogni indotti.

Ma non è possibile tenersi fuori, il nostro bisogno di socializzare e condividere ci rende sempre più dipendenti dalla struttura che ci connette, ci mette in relazione, col pensiero con il corpo agli altri, la nostra coscienza come stato mentale è un continuo cercarci e trovarci nei pensieri mondo delle idee, e nel corpo.

Credo che la nostra mente da bambini permetta tanto, poi coll'andare del tempo si impara, si creano mappe, si entra in merito alla vita, l'unica conosciuta e l'unica possibile, solo l'approccio creativo ci mantiene aperta la mente.


Steve Jobs.

"La creatività è semplicemente stabilire delle connessioni fra le cose". Steve Jobs

Questo in fondo credo sia il lavoro da fare con le persone in difficoltà, aiutarli a stabilire nuove connessioni con la vita.

Viviamo costantemente in due dominii il primo è un dominio evolutivo, per tutta la vita cresciamo cambiando le nostre modalità con cui ci adattiamo alla vita, nasciamo, cresciamo, viviamo, il bambino lascia il posto all'adolescente, crescendo emerge l'adulto, si apprendono i modelli normativi, le regole del gioco personale, sociale e pubblico, ed i modelli affettivi, il modo di prenderci cura di noi stessi e degli altri, apprendiamo i modelli professionali, lavorativi.

Il secondo è il dominio delle relazioni, viviamo costantemente in relazione con noi stessi, con le persone vicine, la famiglia, viviamo in relazione coi colleghi di lavoro, manteniamo una relazione costante con la persone amate, coi nostri interessi, le nostre passioni, e siamo in relazione con gli amici, spesso fonte di svago e divertimento.

Ernest Rossi.

Ecco un frammento di dialogo tra Milton Erickson ed Ernest Rossi, uno dei suoi principali allievi e collaboratori, nel quale si discute di come attraverso l'autoipnosi l'individuo possa modificare gli schemi attraverso i quali interpreta e vive la realtà. E: Perché fare le cose in un solo modo? [Erickson fa molti esempi di come i suoi familiari hanno imparato vari modi di fare le cose]. R: Con l'autoipnosi cerchiamo di apprendere ad accrescere l'elasticità della nostra funzionalità. Non vogliamo limitarci a un orientamento generalizzato verso la realtà. Il tuo suggerimento è che si possa usare l'autoipnosi per sviluppare una maggiore elasticità nel modo di prendere contatto con il nostro comportamento, i nostri processi sensorio-percettivi, il nostro modo di conoscere. Possiamo modificare e in gran parte ricreare la nostra esperienza praticamente a ogni livello. Stiamo appena cominciando ad imparare a farlo. Le droghe psichedeliche e il lavoro ipnotico classico sono approcci rudimentali nei quali in passato ci siamo imbattuti per caso. Con le nostre indagini sull'autoipnosi siamo effettivamente impegnati all'arricchimento sensorio-percettivo e comportamentale. In altre parole, la trance è necessaria per un nuovo modo di apprendere. E: Tracciamo nuove vie. R: La trance ci aiuta a depotenziare i nostri vecchi programmi e ci dà modo di imparare qualcosa di nuovo. Per esempio il fatto di non riuscire a provocare un'anestesia a volontà è unicamente dovuto all'incapacità di abbandonare il nostro orientamento generalizzato verso la realtà, il quale esalta l'importanza del dolore a cui dà la preminenza nella coscienza. Ma se permettessimo ai bambini di sperimentare in modo divertente i loro processi sensorio-percettivi, essi potrebbero acquisire facilmente delle facoltà anestetiche che in caso di bisogno sarebbero utilissime. Ecco un campo d'indagine di grande interesse. (Liberamente tratto da Milton H. Erickson. Opere, Volume 1; pag. 155. Casa Editrice Astrolabio). nella semplicita la complessita del mondo interiore che ci viene in aiuto.

Milton Erickson.

Penso che sia piu semplice lasciarci guidare da una breve induzione di Milton Erickson : "E nello stato di trance puoi lasciare che la tua mente inconscia passi in rassegna il vasto deposito di cose che hai appreso, che hai appreso nel corso della tua vita. Ci sono molte cose che hai imparato senza saperlo. e molte delle conoscenze che ritenevi importanti a livello conscio sono scivolate nella tua mente inconscia e sono divenute automaticamente utili. E sono utilizzate solo al momento giusto, nella situazione giusta. […] La tua mente inconscia sa più cose di te. La tua mente conscia ha una sua consapevolezza ed è orientata sulla situazione del momento, e tu sei consapevole dei tavoli e delle librerie, dei quadri alle pareti, che non hanno niente a che fare con lo scopo per il quale sei venuto. Ma la tua mente inconscia può non badare a tutte queste cose senza importanza e prestare attenzione alle mie parole, e prestare attenzione alle proprie reazioni. E molti dei pensieri che avvengono nella nostra mente inconscia avvengono senza che noi lo sappiamo. Il pensiero ha la velocità dell'elettricità. ci sono bilioni di cellule cerebrali, e sono costantemente in attività. E tu avevi il tempo sufficiente a renderti conto solo di alcuni dei processi di pensiero che avvengono continuamente nel tuo cervello. E un solo semplice stimolo può far scaturire dalla tua mente inconscia tantissimi pensieri apparentemente scollegati…".

Alla fine non ci rimane che affidarci al nostro inconscio, avere fede e speranza in lui, così si puo superare ogni empasse, ci si può difendere, e forse comprendere la via.