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giovedì, dicembre 24, 2009

Meccanismi empatici e sintonia affettiva nella relazione ipnotica.

 Marco Chisotti

La scoperta dei cosiddetti neuroni specchio, oltre ai semplici neuroni che possiedono proprietà visivo motorie, sono stati scoperti diversi neuroni che rispondono sia quando una persona compie una determinata azione, sia quando lo osserva compiere da un'altra persona. L'individuazione di questi neuroni mette in primo piano il concetto di empatia, che costituisce l'elemento chiave di qualunque forma di psicoterapia. Nell'ipnosi, nell'ipnosi clinica in particolare, l'aspetto empatico, il cosiddetto rapport interpersonale, è sempre stato considerato responsabile per lo sviluppo di qualunque forma di terapia.

 

Secondo Milton Erickson " un atteggiamento di empatia e di rispetto è fondamentale per ottenere il cambiamento terapeutico" Erickson e Zeig 1980.

 

Le stessa psicologia evolutiva studiando di apparenti meccanismi innati ha messo in luce come il neonato, dopo appena 18 ore dalla nascita, riesce a riprodurre movimenti della faccia e della bocca dell'adulto che si trova ad avere di fronte.(Meltzof 2002; Meltzof Moore 1977).

 

Già dal secondo mese di vita del bambino stabilisce con la madre una sintonia affettiva (Stern 1985) individuabile con uno scambio in modi differenti di espressioni affettive. Non è un semplice comportamento di imitazione dell'altro ma un vero e proprio immedesimarsi nello stato d'animo della persona. Movimenti del corpo, espressioni facciali, localizzazioni sono espressioni diverse per intensità e forma quelle che sono espresse nella sintonia affettiva del bambino in questa sua prima fase di vita. Anche l'imitazione precoce e ulteriore capacità del neonato di stabilire l'equivalenza tra relazioni che avvengono in momenti differenti, imitazione precoce dimostra che le interazioni si stabiliscono già all'inizio della nostra esistenza, anche quando il bambino non è ancora in grado di stabilire la propria rappresentazione soggettiva. Non avendo stabilito a coscienza di se stesso il bambino riesce comunque a condividere uno spazio con l'altro, condivide uno spazio del "noi" con individui che lo abitano. Queste capacità si sviluppano molto prima della padronanza del linguaggio da forma più completa e complessa dell'astrazione e dell'interazione sociale.

 

Dunque la coscienza dell'io è secondaria, nella sua apparizione, all'esistenza del noi percepito, sembra dunque più facile e prioritario riconoscersi nella relazione nella propria individualità. Nell'adolescenza stessa si passa molto tempo a identificarsi attraverso la relazione con l'altro, riconoscendoci attraverso la relazione noi esistiamo.

 

Gli stessi neuroni specchio hanno la capacità di generare la simulazione, l'acquisizione stessa della conoscenza passa attraverso la simulazione mentale dell'elemento da conoscere, nella nostra testa non esistono oggetti, esistono solo idee, concetti, parole che simbolicamente richiamano l'oggetto.

 

Il processo di simulazione è presente sia nell'uomo come nel primate, la scimmia, e come questa probabilmente altri animali, è in grado di simulare possedendo gli stessi neuroni specchio presenti nell'esperienza umana. L'immaginazione stessa pur non essendo processo intuitivo a che fare col processo di simulazione. La simulazione cosiddetta "incarnata" come esperienza alla base dell'empatia, è sostenuta dall'attività dei neuroni specchio.

 

L'ipnosi utilizza l'immaginazione, l'ipnosi naturalistica in particolare, basando suo intervento su naturali processi relazionali che avvengono tra le persone, utilizza la base del rapport, e dunque la base del processo cognitivo di simulazione e conoscenza si sviluppa dall'attività dei neuroni specchio. In tal modo più che mai l'ipnosi è in grado d'essere messe in rilievo dall'attività neurologica rilevata nel cervello. L'esperienza naturale dell'ipnosi è alla base di qualunque processo educativo, formativo, cognitivo, in molte occasioni nelle neuroscienze sono in grado di evidenziarne più che mai l'attività.

 

Lavorare attraverso rapport, attraverso la relazione, è il più semplice mezzo per accedere al sistema di apprendimento dell'individuo, nello stato ipnotico col rallentamento dell'attività cognitiva, in particolare rallentando il processo di scannerizzazione del talamo sulla neocorteccia, si mette la mente nella condizione ideale di poter attingere al mondo interno, memoria, esperienza ed intuizioni, affiancando in tal modo il processo razionale con quello creativo, ottenendo in molte occasioni cambiamento del riequilibrio dell'individuo, soluzione e superamento dello stato di disagio, meccanismi fondamentali da utilizzarsi in ogni relazione d'aiuto.



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Dr. Chisotti Marco
Psicologo psicoterapeuta
ipnosi terapeuta
www.chisotti.com
Cell 3356875991
Tel 0119187173